Google cambia l’algoritmo: arriva la “Page Experience”

19 Maggio 2021

A maggio 2020 Google aveva annunciato che i segnali pertinenti all’esperienza sulle pagine o Page Experience sarebbero stati inclusi nel ranking della Ricerca Google. Questi segnali misurano il modo in cui gli utenti percepiscono l’esperienza di interazione con una pagina web e sono di particolare interesse perché rappresentano l’impegno di Google nell’offrire agli utenti un servizio di ranking basato sulle esperienze più utili e divertenti sul Web.

E’ notizia recente che da metà giugno 2021 Google inizierà a utilizzare la Page Experience come parte dei suoi sistemi di ranking, anche se non sarà completamente integrata prima della fine di agosto. L’implementazione delle nuove linee guida sarà quindi graduale. Quindi in linea di massima non dovreste aspettarvi cambiamenti drastici nei vostri siti. I nuovi segnali collegati all’esperienza sulle pagine combinano i Core Web Signal con i dati esistenti, tra cui l’ottimizzazione per i dispositivi mobili, la navigazione sicura, la sicurezza HTTPS e le linee guida relative agli annunci interstiziali invasivi.

Come dichiara Google: “…Nell’aggiornamento dell’esperienza sulle pagine verranno presi in considerazione diversi indicatori relativi all’esperienza sulle pagine, comprese le tre metriche di Segnali web essenziali: LCPFID e CLS, oltre alla recente correzione di Chrome alla metrica CLS. Inoltre, la funzionalità del carosello Notizie principali sulla Ricerca Google verrà aggiornata per includere tutti i contenuti delle notizie, a condizione che rispetti le norme di Google News. Ciò significa che l’utilizzo del formato AMP non è più obbligatorio e che qualsiasi pagina, indipendentemente dal punteggio di Segnali web essenziali o dallo stato dell’esperienza sulle pagine, sarà idonea a essere mostrata nel carosello Notizie principali.” In pratica Google inizierà a valutare i Core Web Vitals come fattore di ranking. Inoltre, in SERP comparirà un “indicatore visivo che evidenzia le pagine che offrono un’ottima Page Experience” e tutti i siti potranno comparire nella feature Top Stories da mobile, perché cade il prerequisito dell’uso di AMP.

Google - Core Web Vitals

 

 

 

Perché la UX è diventata cosi importante?

I responsabili marketing sanno molto bene che l’esperienza utente (detta anche UX) sul sito è fondamentale per avere i risultati sperati, sia economici che di branding. Inoltre è noto l’obiettivo di Google di privilegiare la migliore esperienza di navigazione possibile nei risultati di ricerca organici. Velocità di caricamento delle pagine, ottimizzazione per mobile, protocollo https e utilizzo non invasivo della pubblicità, sono elementi su cui Google lavora da tempo.
Ad essi si aggiungono ora gli altri 3 appena citati, i core web vitals.
 

I Core Web Vitals per il 2021

I 3 fattori chiave saranno i seguenti: caricamento, interattività e stabilità visiva.

  • Il caricamento è relativo alla velocità di caricamento percepita, riferendosi al tempo più probabile di caricamento del contenuto principale.
  • L’interattività è il tempo che intercorre tra il momento in cui un utente interagisce per la prima volta con una pagina, ad esempio un clic o un tocco, al momento in cui il browser inizia a elaborare tale interazione.
  • La stabilità visiva ha a che fare con la prevenzione di movimenti fastidiosi e inaspettati del contenuto della pagina

Per andare più nel dettaglio, questi i  3 Core Web Vitals scelti da Google:

  • Largest Contentful Paint (LCP), che misura le prestazioni in tempo di caricamento del contenuto principale di una pagina, con un valore ideale di 2,5 secondi o inferiore. È una metrica incentrato sull’utente,  e misura la velocità di caricamento percepita prendendo come riferimento della pagina in contenuto principale in termini di pixel. Un veloce LCP rassicura il visitatore, e diventa sinonimo di pagina rapidamente fruibile.
  • First Input Delay (FID), che misura l’interattività di una pagina, con una prestazione efficiente se avviene in meno di 100 millisecondi. In pratica misura il tempo che intercorre tra la prima volta che un utente interagisce con una pagina (click su un pulsante o click su un link..) e l’istante in cui il browser è in grado di rispondere a tale interazione. Per una buona UX gli utenti dovrebbero essere in grado di interagire entro 100 ms.
  • Cumulative Layout Shift (CLS), che misura la stabilità visiva e la quantità di spostamento imprevisto del layout.  Questa variabile ha una sua particolare incidenza sulla UX. A quanti di noi è sicuramente capitato di essere infastiditi da qualcosa che cambia improvvisamente sulla pagina., nonostante non si sia fatta nessuna azione sulla stessa. Senza preavviso, il testo si sposta, o una immagine, e nel momento in cui si considera di fare un click su un link ci si accorge che l’area si è spostata per lasciare spazio ad una inserzione pubblicitaria, e si finisce per cliccare su qualcos’altro. Quel tipo di comportamento è oggetto di monitoraggio dal CLS, che misura la somma totale degli spostamenti improvvisi degli elementi di layout e ne segna un punteggio. Per fornire una buona esperienza, le pagine devono mantenere un CLS inferiore a 0,1.

 

I fattori tecnici della Page Experience

Per monitorare questi elementi è possibile utilizzare il nuovo rapporto presente in Search Console, che offre indicazioni sui segnali web essenziali ma anche sugli altri fattori tecnici che Google valuterà nella Page Experience, ovvero:

  • Problemi di sicurezza: eventuali problemi di sicurezza per un sito squalificano tutti gli URL del sito da uno stato “Buono”
  • Utilizzo di HTTPS: una pagina deve essere offerta tramite HTTPS per essere idonea per lo stato di buona esperienza della pagina.
  • Usabilità su dispositivi mobili: un URL per essere idoneo per lo stato “Buono”,  non deve contenere errori di usabilità su dispositivi mobili.
  • Esperienza pubblicitaria: un sito non deve utilizzare tecniche pubblicitarie che distraggono, interrompono o altrimenti non favoriscono una buona esperienza utente. Se un sito viene contrassegnato come avente una cattiva esperienza pubblicitaria, tutte le pagine del sito sono considerate aventi una cattiva esperienza di pagina.

 

In conclusione

Lo scopo di questo aggiornamento è assicurarsi che i siti che si posizionano in cima alla classifica non creino esperienze che gli utenti non apprezzino. In pratica con questo aggiornamento i siti intuitivi si posizioneranno più in alto rispetto ai siti che non sono facili da usare. E questo cambiamento è l’inizio di un grande cambiamento nella SEO.
Quello che Google sta facendo è adattare il suo algoritmo per allinearsi più strettamente alla missione di mostrare prima i siti che gli utenti amano di più. Già ora la crescita del traffico di un sito è legata alla crescita del suo brand. Tuttavia ora a questa metrica si affiancherà anche un’altra metrica: quella dell’esperienza utente.
Quindi l’invito è di cogliere il preavviso di Google come occasione per risolvere i problemi di usabilità che il vostro sito potrebbe avere. Il nostro team è a disposizione per l’Audit del vostro sito e considerazioni in merito.


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