Perchè l’algoritmo di Google calza con l’inbound marketing

07 Ottobre 2013

Come molti sapranno, il 26 Settembre 2013 Google, in occasione del suo 15° compleanno,  ha annunciato l’introduzione di un nuovo algoritmo di nome Hummingbird (= colibrì).

Il nuovo algoritmo raffina i risultati prodotti dai precedenti Penguin e Panda e rappresenta il più grande miglioramento che Google ha apportato al proprio motore di ricerca dal 2009. Il suo effetto si manifesta già sul 90% dei risultati.

Google ha dichiarato che il nuovo algoritmo vuole essere “preciso e veloce” soprattutto sulle ricerche di frasi “long tail”, mettendo in campo una più raffinata ricerca semantica.
Le long tail keyword sono quelle frasi composte da 3 o più termini e che, rispetto alle più generiche e singole keyword, generano un volume di accessi al sito superiore.

In pratica Google affina il proprio strumento di indicizzazione per le ricerche complesse. Si tratta di un algoritmo nuovo, che comunque include alcuni elementi dei precedenti Penguin e Panda e gli oltre 200 parametri usati da Google per il posizionamento dei risultati trovati.

Ora Google passa dalla semplice ricerca delle parole presenti nelle pagine al loro significato, permettendo in questo modo di ottenere risultati più vicini alle aspettative degli utenti.

Le cose cambieranno quindi a livello di SEO. Saranno valutate sempre di più le pagine con contenuto buono, di alta qualità e originale. In pratica occorre mettere in campo valide attività di inboud marketing: creare contenuto giusto, che sia notevole per gli utenti, che catturi il giusto target, che sappia rispondere alle necessità con informazioni di valore.

Il prossimo passo: parla con uno dei nostri consulenti o scopri il nostro servizio di inbound marketing.

Credito dell’immagine:wikipedia